La geografia bardiana si estende, da Firenze e Vernio, verso il bacino del mediterraneo a sud, e fino in Gran Bretagna a Nord. Prima grazie alle attività del Banco Bardi, poi con la presenza di personaggi bardiani e col trasferimento di alcuni rami della famiglia in molte città italiane e europee.
La mappa che ne deriva mette ben in rilievo la fitta rete dei luoghi bardiani, sempre segnati da eventi storici, politici, economici, culturali, così come da presenze artistiche e architettoniche, riconducibili a personaggi di questo casato e alla loro attività.
Le aeree più significative possono essere così suddivise:
Firenze e il suo contado
– Vernio, Barberino di Mugello, Dicomano, Calenzano, Bagno a Ripoli, Antella, San Casciano Val di Pesa, Greve in Chianti, Fiesole, Rignano, Strada in Chianti.
Città italiane
– Napoli, Roma, Palermo, Bari, Venezia
Bacino mediterraneo
– Costantinopoli, Tunisi, Siviglia
Europa nord-ovest
– Marsiglia, Avignone, Carpentras, Lione, Parigi, Ginevra, Londra
Europa nord-est
– Vienna, Viszgrad, Estzergom
L’attuale Comune di Vernio si estende, quasi interamente, entro i confini dell’antico Feudo Imperiale; Pietro Bardi l’acquistò nel 1332 dando origine al ramo dei Bardi di Vernio. Questo territorio, rimasto incredibilmente autonomo fino alla fine del XVIII sec., consentì ai Bardi di mantenere per cinque secoli un notevole potere economico-politico e garantì loro una posizione di grande rilievo fra i nobili casati fiorentini e nella storia della Toscana.
Vernio conserva importanti tracce del suo passato bardiano: la Rocca, il complesso del Casone dei Bardi (palazzo comitale, galleria e oratorio con l’organo storico Traeri del 1699), la pieve di S. Ippolito, la badia di Montepiano, la chiesa di San Michele a Sasseta, quella di San Leonardo a San Quirico, l’archivio della Compagnia di San Niccolò di Bari fondata da Ridolfo Bardi, l’antico ospedale voluto dal Cardinale Girolamo Bardi.
Il comune di Vernio è sede dell'Accademia Bardi ed è trai promotori della rete dei comuni bardiani.
Nel Comune di Greve in Chianti si trovano due castelli appartenuti ai Bardi di Vernio: quello di Mugnana e quello di Sezzate.
Altre tracce bardiane nella pieve di San Donato a Mugnana e Santa Maria a Chiocchio, la chiesa di San Martino a Sezzate. A Greve e nei dintorni i Bardi di Vernio possedevano numerosi terreni.
Il Comune di Montespertoli conserva un’importante traccia bardiana.
Nel Castello di Poppiano si trova infatti il ricco Archivio Bardi, originariamente situato nel Palazzo Bardi passato poi ai Guicciardini, che custodisce numerosi documenti relativi alla Contea di Vernio.
Nel Comune di Barberino di Mugello si trova Mangona, castello acquistato da Andrea Bardi nel 1332. Mangona, con la Contea di Vernio e la Contea del Pozzo presso Dicomano, rappresentava uno dei punti strategici dei possedimenti bardiani a nord di Firenze.
Il Castello di Mangona è oggi scomparso, restano solo alcune tracce del fortilizio. La presenza dei Bardi nel comune di Barberino è documentata anche da fattorie e soprattutto dalla Villa di Cafaggiolo, luogo dove ebbe origine la fortuna medicea e dove soggiornò a lungo la moglie di Cosimo il Vecchio, Contessina dei Bardi di Vernio.
A Fiesole i Bardi ebbero numerosi possidimenti: terreni e ville:
Villa e oratorio San Gerolamo (ex proprietà Bardi)
Villa “Il Ventaglio” (ex proprietà Bardi)
Villa “Il Salviatino” (ex proprietà Bardi)
Villa Medici (costruita su terreni appartenuti ai Bardi)
Le tracce di Bardi emergono numerosissime nei maggiori monumenti fiorentini:
Cattedrale di Santa Maria del Fiore
Basilica di Santa Croce
Chiesa Santa Maria Novella
Chiesa Santo Spirito
Chiesa della SS. Annunziata
Chiesa Santa Maria Maddalena dei Pazzi
Chiesa Santa Maria Maggiore
Chiesa di San Martino
Chiesa di Ognissanti
Chiesa di Santa Monica
Chiesa di Santa Maria dei Bardi
Chiesa di Santa Maria Sopraporta
Arcispedale di Santa Maria Nuova
Monastero di Santa Marta
Palazzo Bardi via de’ Benci
Palazzo Bardi-Salviati-Incontri via de’ Servi
Palazzo Bardi (oggi Guicciardini) lungarno Guicciardini
Palazzo Bardi-Larioni
Palazzo Tempi
Villa La Petraia
Villa Ravà
Villa il Prato
Villa di Monteripaldi
Museo della Scienza (Specola)
Nel Comune di San Casciano Val di Pesa si trova un'altra importante traccia lasciata dai Bardi nel contado fiorentino.; ad essi era infatti appartenuto, dall'inizio del XV secolo, l'imponente castello di Gabbiano. Si tratta di un pregevole edificio a pianta quadrangolare, con torri cilindriche, di notevole interesse storico e architettonico. Dopo i Bardi il castello passò ai Soderini, ai Rosselli Del Turco e ai Lemmi.