Personaggi

La famiglia Bardi, nobile casato fiorentino, amministrò per oltre quattro secoli ampi territori della provincia toscana, segnandone profondamente la storia culturale ed economica e lasciando importanti tracce a Firenze e nei dintorni.

Introduzioni ai personaggi bardiani



Il nobile casato dei Bardi, e in particolare quello del ramo di Vernio, ha dato i natali ad una serie di personaggi di grande rilievo nella vita politica, economica, culturale e religiosa della Toscana, in un vasto arco temporale che va dal XIII secolo al Congresso di Vienna (1815).

Poche altre famiglie fiorentine possono vantare un simile primato. Si pensi, ad esempio, alla storia di un’ istituzione come l’Accademia della Crusca che annovera tra i suoi accademici ben tredici Bardi di Vernio. Spiccano poi i nomi di Giovanni Maria Bardi (fondatore della celebre “Camerata dei Bardi”), del figlio Pietro (console dell’Accademia della Crusca al tempo dell’edizione del primo vocabolario della lingua italiana nel 1612), insieme a numerosi letterati di casa Bardi che fecero la storia delle accademie fiorentine del XVI e XVII secolo.

Un Girolamo Bardi, ultimo reggente della Contea di Vernio, fu fondatore e direttore del Real Museo di Fisica e Istoria Naturale (Specola), oltre che illuminato innovatore in ambito pedagogico.  I Bardi di Vernio sono poi legati ai più importanti nomi della storia italiana e europea: basti ricordare Boccaccio,  la Beatrice di Dante, Edoardo III d’Inghilterra, l’Università di Parigi, Cosimo Medici il Vecchio e la corte medicea, Giotto, Maso di Banco, Botticelli, Donatello (Donato Bardi), Giorgio Vasari, Vincenzo e Galileo Galilei,  la corte pontificia, solo per fare alcune esempi.

Troviamo poi i Bardi di Vernio in Sicilia, a Napoli, Roma, Venezia, in Francia e Spagna, a Vienna e in Ungheria, nella guerra dei Trent’anni, sempre con ruoli rilevanti e legati ad eventi politici, militari, religiosi e culturali di primo piano.

[a cura di Alessandro Magini]


Ainolfo Bardi, Dolci (Galleria degli Uffizi)