I Bardi in Santa Croce
La grande basilica francescana di Santa Croce fu costruita a partire dal 1295 sul sito della precedente chiesa di metà ‘200. Alla sua realizzazione contribuirono la Signoria di Firenze e centinaia di fiorentini che, con lasciti e donazioni, parteciparono a rendere grandioso il nuovo edificio religioso.
Tra questi ultimi, diversi esponenti della grande casata dei Bardi, all’epoca una delle famiglie più ricche e potenti di Firenze, non mancarono di distinguersi tra i primi e più generosi investitori di questa nuova impresa.
Furono certamente i diretti committenti della decorazione pittorica di tre cappelle (quelle intitolata a San Francesco, a San Ludovico e a San Silvestro) rafforzando ulteriormente la loro presenza in Santa Croce nella prima metà del ‘400, quando acquistarono dai Pulci anche il patronato sulla loro cappella (intitolata a Santo Stefano e a San Lorenzo).
Le cappelle dei Bardi, alcune di esse ubicate in posizione di assoluto prestigio all’interno della chiesa, furono decorate dai più bravi e ricercati pittori di quel tempo: Giotto, Taddeo Gaddi, Maso di Banco, Bernardo Daddi. Con la sola eccezione della cappella di San Ludovico, costituiscono oggi tre delle sei cappelle di Santa Croce di antica fondazione che conservano ancora oggi l’originaria decorazione trecentesca.
In particolare, i Bardi di Vernio, committenti della già citata cappella di San Ludovico, acquistarono progressivamente il patronato sulle cappelle in mano agli altri rami, contribuendo anche così, nel corso dei secoli, alla conservazione e all’abbellimento di questa chiesa.
Il legame che la famiglia Bardi volle costruire con Santa Croce risulta ulteriormente confermato dalla presenza di sepolcri di questa casata dove trovarono riposo numerosi discendenti dei primi fondatori.
Esponenti della famiglia dei Bardi si ritrovano anche tra i membri dell’Opera di Santa Croce, l’ente laico che si è occupato a partire dal ‘300 della costruzione della chiesa, della sua conservazione, dell’amministrazione e gestione dei suoi beni.
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